Continua la rubrica de “I proverbi del lunedì”, con una frase che dice di un’esperienza praticato o/e subìta da tanti.
Un rifiuto non è facile da incassare: è più semplice se, all’evento, segue la ricerca di una domanda che indaghi sui perchè e, soprattutto, sul come e cosa fare per non subirlo, ma per comprenderlo e sorpassarlo.
Non solo per il rifiutato, ma anche per il rifiutante è fondamentale questa procedura. Colui che agisce il rifiuto, infatti, ha sempre dei buoni motivi per farlo. Buoni, se non altro, secondo il proprio punto di vista. Non è questione di bon ton, ma di educazione, appunto! Saper “tirar fuori” da sè, infatti, i “giusti” motivi che sorreggono un rifiuto palese, comporta, successivamente, una serie d’azioni giuste: la cortesia è una di queste.
Rifiutato e rifiutante sono protagonisti della stessa scena, hanno le stesse responsabilità: entrambi sono chiamati a muoversi, l’uno nei confronti dell’altro, con onestà di cuore e di pensiero. Non per forma, ma per amore, soprattutto, di sè.
Barbara Gaiardoni