CHI SEMPRE MENTE VERGOGNA NON SENTE

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La rubrica “I proverbi del lunedì” si dedica ad un tema in voga da sempre e ovunque!

La menzogna, infatti, è presente in differenti contesti della vita umana: nell’ambito degli affetti, in quello del tempo libero e delle professioni.

La bugia è come il colesterolo: c’è quello “buono” e  quello  “cattivo”. La “buona” favorisce chi la riceve: per esempio, le verità riguardanti uno stato di salute, a volte,  possono essere velate, all’occorrenza, da una  bugia generosa. La “cattiva”, invece, gioca a favore solo di chi la dice:  la menzogna lo è, assieme alla maldicenza, alla diffamazione, alla calunnia e al falso per mascherare un adulterio.Tutte rientrano nell’ambito delle bugie dette nell’interesse di chi mente. Sono finalizzate, infatti, alla distruzione e all’indebolimento dell’avversario.

C’è chi mente spesso, a tal punto che finisce per credere alla propria menzogna: il senso di vergogna e di pudore s’attutisce, così l’errante persevera nel proprio errore.  Si riduce l’amore di e per sè e, nello stesso modo, anche quello per l’altro.

La cosa buona e che rincuora è che la messa in scena, se andrà liscia,  potrà durare una vita ma non all’infinito.

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.