L’ottimismo in 5 mosse

Image and video hosting by TinyPic L’ottimista non è un fesso, ma è chi sa affrontare con coraggio la quotidianità. Anche l’ottimista fallisce, ma supera l’ostacolo senza rimanervi impigliato. Soprattutto è in grado, dopo una caduta, ripulirsi la sbucciatura delle ginocchia e quelle del cuore.

Le 5 mosse per affrontare con ottimismo la vita:

  1. La tua prosperità dipende anche da quella degli altri: se rubi, se tradisci, se inganni entri a far parte di un meccanismo corrotto. Se invece impari a dare più del dovuto, avrai comunque seminato;
  2. Sei parte di un Disegno! Sentiti un pò come una pedina: la mossa vincente dipederà anche da altro;
  3. Non ti arrendere ad una o a mille cadute se qualcosa ti dice di proseguire; non è facile, ma alla lunga paga perchè corripsonde a ciò per il quale hai combattuto;
  4. Se ti senti più furbo, più intelligente del vicino, del collega, del cliente stai percorrendo la strada della scarsità; in fondo se hai lucrato sul lavoro degli altri, stai difendendo solo i tuoi di interessi che, prima o poi, si esauriranno;
  5. Non puoi nasconderti da te stesso: se hai abusato di un potere per guadagnare sulla pelle degli altri, la stessa vita abuserà di te;

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.