27 luglio 2014 è l’inizio di una storia che racconta di un’ammirazione professionale reciproca, quella con Linea Nostra di Alberto Cisamolo che dice sì a un progetto “La Buona Educazione” che parte con “Settembre in fattoria”, un’officina educativa dedicata a 11 bambini/e della scuola primaria.
Il suo sì è senza se, è senza ma: è un sì che vede Alberto come conduttore del laboratorio “Come fare le scarpe a qualcuno”, in cui i bambini le scarpe le fanno davvero, per donarle a 3 coetanei eritrei dell’associazione Aspe Onlus di Milano.
Alberto ha detto sì a un nostro sogno che continua, perchè è diventato una realtà comune!
La pedagogia non ha a che fare con i piedi, ma con l’educazione. Ma i piedi sono importanti per camminare, per fare strada, per incontrarsi.
La pedagogia ha bisogno dell’imprenditoria e viceversa;il “prendersi cura” è un fil rouge comune ad entrambi i contesti. Senza educazione i “piccoli” non maturano, senza educazione le famiglie non durano. Senza educazione non c’è produzione “illuminata”. Alberto Cisamolo tutto ciò l’ha capito! Perciò ha vestito i miei piedi, quelli dei tre bambini eritrei e ha condotto il laboratorio dell’officina educativa per i “piccoli” della scuola primaria, affinchè toccassero con mano che il riflettere, il saper fare e la passione diventano strumenti autorevoli per essere imprenditori di se stessi e per creare impresa.
Barbara Gaiardoni e lo staff
Pubblicato da barbaragaiardoni
Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967.
Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia.
Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche.
Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica.
La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione.
Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti.
Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.
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