Santa Lucia è Santa Lucia

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E’ magica, appare ogni anno con la stessa verve di sempre. Giocattoli e dolci per tutti. E quando dico tutti vuol dire davvero tutti, “vecchi” compresi.

Pur appartenendo ai ricordi, rivive nel presente. E lo fa prendendoci per la gola.

Prima di coricarmi, quando ero piccola, ci tenevo a preparare il  bicchiere di vino, la fetta di polenta per il castaldo e l’erba per l’asinello. Alla Santa, invece, lasciavo le richieste, i miei sogni di bambina.

Ma l’aspetto elettrizzante era il risveglio. Il “piatto” restava sempre il mio preferito. Fruttini di marzapane, cioccolato e mandorlato mi lustravano gli occhi. I “soldini” erano i più attraenti, ma i meno buoni. Le pastafrolle di mia madre erano, invece, scontate.

Adesso che il tempo è passato, apprezzo più “farla” che riceverla.  E quello che ieri era “scontato”, oggi invece non lo è più. Perché Santa Lucia è anche questo: inverte le parti, capovolge gli eventi, rinverdisce la memoria senza però togliere niente a nessuno.

Barbara Gaiardoni




Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.