“Quando gli uccelli volan basso, se non hai l’ombrello allunga il passo”

Il proverbio del mese che toglie i mali dalle spese non si dedica al meteo, ma all’importanza dell’osservazione dei comportamenti animali che solitamente indicano cambiamenti naturali.

È ben radicata nella tradizione popolare l’attribuire ad alcuni animali la caratteristica di “prevedere il tempo” ovvero di percepire le variazioni climatiche. Tale pensiero è confermato dagli scienziati che, comunque, hanno dimostrato che gli animali non hanno niente di magico, ma si adattano allo scorrere del “tempo”. Ad esempio, gli uccelli ed in particolare le rondini e i rondoni con il  loro volo a bassa quota indicano quasi sempre l’arrivo del maltempo. La pressione atmosferica si  abbassa e gli sciami di moscerini, dei quali esse si nutrono,  anche! Quando volano in alto, invece,  preannunciano l’arrivo di giornate calde e soleggiate. Mentre d’inverno i voli insistenti di corvi e gazze presagiscono le nevicate.

È importante, quindi, sottolineare a cosa educa la saggezza popolare: invita a prestare attenzione ai segni della natura. In rete, in TV imperversano programmi meteo che spesso sembrano parlare di un altro mondo vista la frequenza di errori ricorrenti e mi riferisco soprattutto a quelle stazioni che fanno previsioni a lungo termine.

La tradizione allora suggerisce di rispettare ciò che la Natura comunica, se non altro per rallentare i ritmi frenetici  e per dedicarsi  così a chi invece sembra saperla lunga.

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.