Capita di dove spiegare, in poco tempo e in maniera semplice, di una parte di saperi professionali fondanti il proprio pensiero e il proprio agire.
A me è capitato che un imprenditore chiedesse informazioni sul metodo montessoriano. Gliel’ho raccontato così!
La finalità pratica del suo metodo è quella di educare il bambino a compiere azioni proprie della natura umana, depurata dallo stress (per utilizzare un termine moderno). Spiego. L’educazione al movimento montessoriano, per esempio, non mira ad imparare uno sport. Ha, piuttosto, come fine quello di educare il bambino a essere consapevole di movimenti economici e “imprenditoriali” ossia capaci di valutare, a priori, i rischi e i benefici di un’azione. Un esempio: quando un bambino scende da un’autovettura aprendo la porta e mettendo giù il piede, prima che l’auto sia ferma, è un bambino che non è stato educato a riflettere sui propri movimenti. Questo è uno dei tanti esempi, ce ne sono tanti altri che si riferiscono anche alle discipline scolastiche e non solo!
Il pensiero, invece, che regge questa pratica si può tradurre in un concetto: l’essere umano, l’animale sociale per eccellenza, è dotato di tutto ciò di cui ha bisogno, il cucciolo d’uomo idem. Poichè, appunto, l’individuo è un essere sociale, necessita di relazioni che vadano a “tirar fuori” (ex-ducere= educare= “portare alla luce”) ciò che già possiede. Da qui, l’importanza del rispetto del tempo e dello spazio altrui, indispensabile al bambino per crescere, all’adulto, invece, per prendere atto della necessità di un cambiamento, possibile ad ogni età.
Barbara Gaiardoni