LA MONTESSORI RACCONTATA AD UN IMPRENDITORE

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Capita di dove spiegare, in poco tempo e in maniera semplice, di una parte di saperi professionali fondanti il proprio pensiero e il proprio agire.
A me è capitato che un imprenditore chiedesse informazioni sul metodo montessoriano. Gliel’ho raccontato così!
La finalità pratica del suo metodo è quella di educare il bambino a compiere azioni proprie della natura umana, depurata dallo stress (per utilizzare un termine moderno). Spiego. L’educazione al movimento montessoriano, per esempio, non mira ad imparare uno sport. Ha, piuttosto, come fine quello di educare il bambino a essere consapevole di movimenti economici e “imprenditoriali” ossia capaci di valutare, a priori, i rischi e i benefici di un’azione. Un esempio: quando un bambino scende da un’autovettura aprendo la porta e mettendo giù il piede, prima che l’auto sia ferma, è un bambino che non è stato educato a riflettere sui propri movimenti. Questo è uno dei tanti esempi, ce ne sono tanti altri che si riferiscono anche alle discipline scolastiche e non solo!
Il pensiero, invece, che regge questa pratica si può tradurre in un concetto: l’essere umano, l’animale sociale per eccellenza, è dotato di tutto ciò di cui ha bisogno, il cucciolo d’uomo idem. Poichè, appunto, l’individuo è un essere sociale, necessita di relazioni che vadano a “tirar fuori” (ex-ducere= educare= “portare alla luce”) ciò che già possiede. Da qui, l’importanza del rispetto del tempo e dello spazio altrui, indispensabile al bambino per crescere, all’adulto, invece, per prendere atto della necessità di un cambiamento, possibile ad ogni età.

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.