La fiducia è essenziale in un rapporto: permette tanto, l’errore per esempio.
Se si ha fede, ogni cosa può morire e rigermogliare. Ne basta poca! Conta coltivarla giorno dopo giorno, nonostante tutto: nonostante gli inghippi, le difficoltà, gli insuccessi, le paure. Proprio come un granello di senape che, se affidato, può trasformarsi in un albero.
La fiducia salva in corner, travalica montagne, guada fiumi in piena, resiste a scosse “telluriche”, quelle provocate dalle emozioni, dai sentimenti, dagli umani errori.
La fiducia permette alle parole taciute di venire a galla, di germogliare, di fruttificare, di morire. Tradire quella altrui significa tradire, prima di tutto, il proprio senso di fiducia: da quel momento in poi, non ci si crederà più, non si sarà più creduti, non si sarà più credibili.
Dedico questa riflessione a una cara amica che, grazie alla sua fede Alta, ha permesso al granello di senape un tempo di germinare, oggi di morire, domani di essere l’albero sul quale nidificare.
Gaiardoni Barbara