Lo scriveva Verga: “I vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi l’acqua l’un l’altro”. Non è cosa d’altri tempi: può accadere anche adesso se facciamo attenzione a chi incontriamo.
I vicini non sono sempre gli amici o i parenti, possono essere conoscenti che avviciniamo per caso (ammesso esista).
A me capita! Le squisite verdure ritratte qui sopra ne sono la prova, sono i prodotti dell’orto di Angelo e Rita due vicini di quartiere, ci separano circa 500 mt. l’uno dall’altro. Ci siamo conosciuti per caso e abbiamo parlato di tutto, delle nostre passioni e, sommessamente, delle preoccupazioni!
La cosa straordinaria è che il mio uscire di casa sovrastatato da programmi e progetti rimuginati già dal primo risveglio è stato addolcito e rassicurato da quel gesto inaspettato che ha dato tantissimo, da cui non mi aspettavo niente.
Al Bello dell’incontro si aggiunge il Buono, quello di un dono che coccola il palato e l’anima.
Barbara Gaiardoni