Pane Antico all’uvetta

Ieri pomeriggio, mentre passeggiavo in Piazza dei Signori, sono stata fermata da una conoscente che mi ha detto di leggere con stupore le mie “ricettine”. Lei, che si occupa di caffè “filosofici”, affronterà  il tema della convivialità che poggia  sull’accoglienza edulcorata dal buon cibo. Ho apprezzato il complimento, ma soprattutto ho gradito sia stato colto lo spirito che accompagna le mie ricette: la condivisione per educare.

Il Pane Antico all’uvetta è dedicato all‘Antico Molino Rosso di Gaetano Mirandola. E’ un pane che sa di altri tempi, non solo per la semplicità del gusto, ma per la pazienza e l’accuratezza  impiegate nella preparazione.

Questo pane è stato confezionato con ingredienti semplici, ma ricercati perchè sensibili a un modo differente di nutrirsi .

Gli ingredienti

250 gr. farina tipo 0 Antico Molino rosso

100 gr. farina integrale Antico Molino rosso

1 vasetto di yogurt alla frutta e ai cereali

150 gr di uvetta sultanina

12 gr lievito di birra

3 cucchiai di fruttosio

30 gr di olio di mais

70 gr di latte di riso

1 cucchiaino di miele

1 cucchiaino di zucchero

Il procedimento

Mettere gli ingredienti nella macchina del pane: impostare il programma “impast0” ( durata 1 ora e 30 minuti). Per chi non avesse la macchina del pane si può fare tranquillamente a mano 🙂

Rivestire un stampo da plum cake con carta da forno e versatevi l’impasto. Fate riposare per 4 ore, coprendo con un  canovaccio.

Infornate a 180 gradi per 40 minuti in un forno preriscaldato.

Questo pane è ottimo per accompagnare la prima colazione.

Buona appetito 🙂

Barbara Gaiardoni

 

 

 

 

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.