FACEBOOK E DINTORNI, A SCUOLA

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“Ma le pare?”, mi si chiede. “Mio figlio usa facebook a scuola!!!” 🙁

“Giusto”, rispondo. “Perchè, noi non lo usiamo, forse, nei luoghi di lavoro, per strada, nelle camere da letto, quelle da bagno, in ospedale…ovunque con chiunque?!!!”

Di ciò che accade, siamo tutti responsabili.

Com’è possibile, quindi, giudicare negativamente un azione, quando noi si fa altrettanto?

In educazione, non ci sono due pesi, due misure: non esistono scuse del tipo, “Noi siamo grandi, loro no!”. C’è, invece, l’errore: riconoscerlo è il primo passo. Parlarne per trovare il giusto compromesso, è il secondo. Il terzo, invece, è aderire alla proposta che ogni cosa dovrebbe essere fatta in momenti e luoghi adatti: l’appropriatezza di un’azione, rispetto al contesto, è data dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.  Cazzeggiare con Fb e dintorni (Twitter, Whatsapp) a scuola, durante le ore di lezione, conveniente non è! Lo sappiamo tutti, ma tutti si fa poco per cambiare ciò che è diventato abitudine.

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.