Amare è difficile. Violentare no. “C’è violenza e violenza”, dicono. Conta sapere che tutti, nessuno escluso, ne è fruitore.
Come spesso accade, si punta sempre il dito su l’altro: forse perchè noi siamo più bravi! Non abbiamo mai detto una bugia “cattiva” o una calunnia, non abbiamo mai aderito a prevaricazioni o promosso beghe, non abbiamo mai negato un’evidenza o l’esistenza di un individuo. Sarà!
Maldicenze, negazioni, tradimenti, offese, omertà etc. etc. etc sono forme di abuso che lasciano il segno. Entrano nella storia personale esattamente come un calcio sfonda un cranio o una pancia. Non occorre abusare fisicamente per essere violentatori/violentatrici, lo si può essere dando aria alla bocca oppure tacendo o non rispondendo di cose scomode.
E’ sempre dal “piccolo” che tutto nasce, cresce e si riproduce. Occhio a non concentrarsi solo sul macro, si potrebbe perdere di vista la responsabilità di gesti violenti quotidiani e comuni.
Una cosa è certa! I panni sporchi non si lavano nè in piazza nè in famiglia, ma con chi è alla ricerca del proprio “biancore” e “profumo”, un’evoluzione in salita da condividere… anche con te!
Barbara Gaiardoni