Presentazione “Meno male che Heidi c’è.Avventure educative e altri amori””

Vi aspettiamo alla libreria Gengis Khan di Maria Pozzati, in via Valpolicella 24, Verona 🙂

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Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.

2 Risposte a “Presentazione “Meno male che Heidi c’è.Avventure educative e altri amori”””

  1. Ciao Barbara. Vabbè che il cartone di Heidi è tipicamente tedesco, quindi la meta di Francoforte è più che legittima, però anni fà per noi polentoni e pastasciuttari, questo cartone faceva crescere dei contrasti o squilibri interni proprio a livello come posso dire…psicologico. Vuoi mettere come era più rilassante Heidi che invece doveva andare a Sorrento, a Venezia o se vuoi più terra terra a Pizzoletta, Buttapietra o Rosegaferro. E’ sempre stato un cartone che ha suscitato in me varii contrasti, sia positivi che negativi. Storie che non abbiamo mai veramente fatto nostre, non vissute, non sentite, perché lontane dalla nostra realtà. Scusa per il commento scherzoso ma non troppo. Un abbraccio. Carmelo.

    1. Ciao Carmelo. Gli squilibri fanno parte dell’esistenza e dell’umana natura. Il fatto che “Heidi” abbia provocato in te dei contrasti non è forse cosa buona? Si ama la luce perchè conosciamo la notte o viceversa. Si apprezza il salato perchè sappiamo che cos’è il dolce e viceversa. Il fatto che il “cartone” sia lontano da te benvenga! Significa che tu saprai di sicuro qual’è il tuo “vicino”…magari è italiano!
      Un libro non è solo il suo titolo, che peraltro ha come sottotitolo non a caso “Avventure educative e altri amori”, ma è un insieme di riflessioni e di pratiche che rispondono ad un lavoro che andrebbe prima di tutto letto. Comunque, per dirla alla maniera dell’italianissimo e geniale Totò, “Sono a Sua completa disposizione, corpo, anima e frattaglie.” 🙂 Barbara

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