PER SAN MARTINO CALDARROSTE E NOVEL VINO

“I proverbi del lunedì” si dedicano al piacere del palato:  al vino nuovo e alla castagna arrostita.

Si fa educazione anche in questo modo!  Preparare, gustare e godere dei prodotti della terra, infatti, fa di noi esseri che sanno dare ascolto a cose necessarie al nostro equilibrio con noi stessi e con il mondo attorno.

Nutrirsi del Buono non è solo un dovere, ma un diritto dell’individuo, da quando nasce a quando muore. Condividerlo, poi, con altri cementa, arricchisce, “nutre” le relazioni.

Fa star bene sedere ad una tavola imbandita e abitata da affetti, da persone amiche.

Rispetto al proverbio, mi piace pensare che, alle caldarroste, si possa associare anche  un castagnaccio. Mi piace cucinare e condividere,  perciò, propongo la mia ricetta. 🙂

900 gr di acqua

400 gr di farina di castagne

4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

un pizzico di sale

frutta secca a piacere (uva passa, noci, pinoli)

aghi di rosmarino

Mescolate la farina con l’acqua e l’olio. Oliate una teglia e cospargetene il fondo con pane grattugiato. Versate il composto e aggiungete la frutta secca. Completate cospargendo con qualche ago di rosmarino e un filo di olio. Cuocete in forno a 180 gradi per 60 min.

Buona festa di S. Martino!!!

Barbara Gaiardoni

 

 

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.