OLIO DI LUCERNA, OGNI MAL GOVERNA

“I proverbi del lunedì” si dedicano, con educazione, alla salute del corpo.

L’olio di ricino, a quanto si dice, era, nei tempi remoti, la panacea per affrontare  i problemi di salute,  ma non solo!  La lampada stessa,  infatti, ne godeva per altri usi. http://avocado.ilcannocchiale.it/?yy=2010&mm=7&p=3)

L’olio di ricino potrebbe essere il corrispettivo dell’aspirina, oggi: ma la differenza c’è! Sta nel fatto che, un tempo, la malattia poggiava sulla relazione natura/essere umano. I medicinali non erano takeaway, ma rispondevano a pratiche della sapiente tradizione galenica:  il sintomo era strettamente correlato,  non solo al malanno, ma alla storia del paziente. Il preparato, perciò, si adattava al problema trattato come unico. Oggi la cosa è diversa! C’entra, soprattutto, la chimica. Il tempo, dedicato alla narrazione, all’ascolto, all’osservazione del corpo, si riduce. La relazione s’indebolisce, lasciando il posto a protocolli di cura standardizzati.

E’ cosa certa che la medicina ha fatto “miracolosi” passi da giganti. C’è da chiedersi se, adesso, sarà in grado di permettersi uno stop, per trattare le patologie, non come cose a sè, ma dipendenti da un corpo animato da una sua storia, da emozioni, sentimenti e relazioni forti.

Barbara Gaiardoni

 

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.