La rubrica “I proverbi del lunedì” ospita Daniele Mendini, fotografo di stima: gli ho chiesto di pensare ad un proverbio che lo rappresentasse e di scriverne assieme.
Ecco qui il risultato della nostra riflessione.
Esiste il bello? Sì. Ci sono cose indiscutibili, che vanno oltre il gusto personale. Valori assoluti che emozionano tanti: rispondono ad un ordine numerico e di proporzioni.
Il Bello racchiude canoni perfetti; produce quell’armonia, a cui i sensi rispondono con altrettanta puntualità e perfezione. La bellezza e la bontà vanno, però, ricercate e coltivate.Bisogna essere educati in questo senso, per poterne apprezzare le differenze; è un lungo lavoro, giorno dopo giorno.
Il Bello coinvolge le emozioni, quelle che ci fanno sentire in armonia con il mondo esterno.
Accade con una musica, un cibo, un vino, la cui bontà coinvolge, con la stessa armonia, vista, gusto,olfatto e tatto: ingredienti sapienti s’integrano, esaltandosi, per produrre perfezione. Bellezza e bontà sono concetti simili e intersensoriali che, inevitabilmente, producono piacere; ma ce n’è un altro, che può essere procurato dal particolare. Ad alcuni può apparire “brutto”, giustificandolo con un “chi si accontenta gode”. Ma la questione, però, non può risolversi così!
Secondo il proverbio, infatti, esiste un piacere procurato, non tanto dalla bellezza e dalla perfezione universalmente condivise, ma da una relazione, tra soggetti, unica, eccezionale, irripetibile.
Si spiega, perciò, come due compagni possano, dopo una lunga vita assieme, corteggiarsi ed elogiarsi reciprocamente oppure come un piatto scarno, consumato dopo un vissuto di malattia, possa essere goduto, in fase di guarigione, ancor più di una Sachertorte.
Esiste un piacere, perciò, non paragonabile a quello provato al cospetto del Bello e del Buono, ma ad un’esperienza eccezionale, magari isolata, ma pur sempre umana: anzi, umanissima.
Daniele Mendini e Barbara Gaiardoni
Mi piace questo proverbio, non perché mi consoli del non essere bella, ma perché mi fa ripensare e rileggere sotto una nuova luce qualche esperienza.
Un’esperienza bellissima può essere stata isolata, mai ripetuta, ma non per questo meno bella e da dimenticare, ecco questo mi è stato appena ispirato dal proverbio.
Quantità e qualità non sempre vanno a braccetto, proprio come hai scritto tu, Ornella.
Un’esperienza gode di tanti aspetti, la cui combinazione incide sulla piacevolezza o meno del momento.
E’ buona cosa che questo proverbio abbia portato alla luce sia ricordi e sensazioni “belle” sia la tua riflessione a cui hai dedicato tempo.
Grazie davvero!!!
Barbara