L’allegria è d’ogni male il rimedio universale

Il proverbio del mese che toglie il male dalle spese si dedica all’allegria,  panacea di tutti i mali.

L’espressione allegra, come quella di dolore, di paura, di pianto, di rabbia, è una manifestazione che si fa comprendere senza bisogno di tante parole. E’ inconfondibile ed ha una mimica che abbatte ogni frontiera.

Appartiene a tutti, perciò è comune; in quanto dono è da proteggere e da coltivare giorno dopo giorno.

E’ un rimedio che soccorre anche nei momenti più duri della vita. Spesso viene indotta da uno sguardo, da un suono, da un gesto. Altre volte spunta improvvisamente proprio come il sole in inverno.

L’allegria ha che fare con la buona memoria, quella che (ci) ricorda il nostro essere creature divine. Credo proprio che Dio fosse allegro al momento della creazione 🙂

Credo inoltre che la malattia non sia solo assenza di salute, ma piuttosto un deficit di allegria, che funziona proprio come un principio omeopatico;  se somministrato quotidianamente cura ciò che la sua assenza ha provocato.

Barbara Gaiardoni




 

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.