Non so cosa si possa dire rispetto a questa festa, perchè credo che la figura e la presenza della mamma in sè dicano già tutto. In fondo la mamma la si festeggia ogni volta che la si pensa, la si bacia, la si aiuta, la si coccola, la si sgrida. E questo accade (quasi) ogni giorno della vita, anche quando se ne va definitivamente. Perchè la mamma è colei con la quale si può tutto. E per tutto non intendo solo il buono, intendo quell’esperienza unica e comune che ha dato a ciascuno di noi la possibilità di essere, di avere un corpo e di esistere. L’essersi appartenuti nel bene e nel male per nove mesi rende speciale e irripetibile questo rapporto. E’ un incontro che non si potrà ripetere mai più, con nessun’altra persona. E’ forse per questo motivo che la “mamma è sempre la mamma”, perchè è la donna la cui preziosità è data da quell’intreccio di corpi che ha dato modo a due o più vite di essere nel mondo.
Grazie mamma 🙂
Barbara Gaiardoni
Pubblicato da barbaragaiardoni
Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967.
Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia.
Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche.
Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica.
La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione.
Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti.
Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.
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