Il proverbio del mese: “Aprile non ti svestire”

Le belle giornate di sole invitano a togliersi gli abiti invernali: in fondo la primavera, quella scandita dal calendario, è già arrivata.

E proprio sul più bello in cui si decide di cambiare l’abito, voci “lontane” o “vicine”, quelle di un parente, di un affetto o di un amico risuonano nel quotidiano e nella memoria.

Questo proverbio molto semplice è un modo di dire che non si distanzia poi molto dalla realtà: le giornate soleggiate, infatti, possono essere turbate da cambi repentini di temperatura o da venti ancora freschi che potrebbero compromettere  la buona salute.

E quelle “voci” che consigliano di andare cauti  sono quelle che al ben-essere ci tengono, perchè la buona salute è la cosa più preziosa al mondo a cui aspirare, forse la più difficile da ottenere e da conservare.

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.