In cucina con educazione: il limoncello

C’è limoncello e limoncello. Quello proposto da “In cucina con educazione” rispetta un processo che prevede  la cura personale della pianta,  la sapienza di una ricetta  e la condivisione della prelibatezza con gli affetti.

La ricetta è una delle tante, i tempi da rispettare sono quelli necessari. La differenza sta nel fatto che il prodotto è il risultato di pensieri e azioni che hanno richiesto attenzioni e azioni condivise con persone familiari, non professionali.    Creare assieme è educativo e quello che si andrà a degusta è differente. Spesso le ricette vengono tramandate e questo è un valore aggiunto.

Il prendersi cura e la partecipazione sono i principali fautori di una trasformazione.
In educazione sono necessari, perchè non si fa niente da soli: natura e cultura si affiancano.

E questo limoncello rispetta pari pari quanto desiderato, fatto e scritto 🙂

Barbara Gaiardoni




Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.