Frittata pasticciata, con pasta di mais

La ricetta, anche se differente, s’ispira ad una frittata di pasta napoletana. E’ altra cosa, perchè ho utilizzato avanzi (caciotta, soppressa e pasta lo sono…) dei prodotti locali e in quantità diversa.

In educazione è importante, anche in cucina, “tirar fuori” e fare con quello che si ha (…in frigo :-)): passione, esperienza e creatività salvano in corner, quando si deve pensare a cosa cucinare. E’ un modo veloce, economico e di qualità che vince la competizione contro qualsiasi take away.

RICETTA (2 persone)

Ingredienti

6 uova

100 gr pasta di mais

130 gr di soppressa con aglio

100 gr di caciotta Erbezzina (caseificio Menegazzi di Erbezzo, Vr)

50 gr di porro

Prezzemolo, pepe, sale aromatico, noce moscata e vino bianco q.b

Preparazione

Tagliate a pezzetti la caciotta e la soppressa.
Fate appassire con del vino bianco, nel forno a microonde (potenza max.) per 5 min.,  il porro affettato. Unite il tutto.

Ungete una padella antiaderente (cm. 25) e versate il composto. Cuocete a fuoco lento per 20 min, circa.

Accompagnate la frittata con il cavolo capuccio dell’Orto di Graziano,  un’isola verde e incontaminata che produce prelibatezze goduti da pochi, perchè  pochi, ma buoni, sono gli affetti :-). Conditelo con sale aromatico e olio extra vergine di oliva, della città di Ribera (città siciliana dove è nato Francesco Crispi), in provincia di Agrigento!!!

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.