DOLCE FRESCO CON MASCARPONE E FRAGOLE

Questa ricetta nasce per riutilizzare un avanzo.La sera prima avevo condito delle fragole, ma ne erano rimaste. Il giorno dopo erano ancora molto buone, ma poco presentabili, perchè troppo ammollate. Ho pensato di riutilizzarle per farne un dolce da portare ad una cena con amici.

In Cucina si fa educazione anche quando non si butta via il cibo. Il riutilizzato denota una sensibilità e un rispetto ecologico ed etico.

RICETTA (4 persone)

Ingredienti

2 uova

3 cucchiai zucchero di canna

250 gr. mascarpone (apprezzato quello de “Le Malghette”)

150 gr savoiardi

300 gr. fragole

fruttosio q.b

Preparazione

Mettete a macerare, 7 ore prima della preparazione, il fruttosio con le fragole mondate e tagliate a pezzetti. Dovrà risultare un composto con una percentuale consistente di acqua “sciroppata”.

Montate gli albumi a neve.  Amalgamate con  lo zucchero di canna i tuorli e il mascarpone.

Procedimento

In una terrina di vetro, mettete a strati i savoiardi intinti nello sciroppo delle fragole, un cucchiaio di fragole macerate e del mascarpone quanta basta per ricoprire i biscotti.

Continuate così fino ad esaurimento della crema e e delle fragole.

Guarnite con delle fragole fresche e mettete in frigo per 6 ore circa. E’ davvero una delizia!!!

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.