Comprendi la (tua) sofferenza in 5 mosse

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“Pura sofferenza” di Carolina Benedetti

Il dolore è differente dalla sofferenza. Se il primo non dipende dalla soggettività, il secondo sì, perchè si riferisce al modo con il quale sento il dolore.

La modalità percettiva, quindi, dipende dall’individuo stesso che affronta il dolore che può essere di natura fisica o morale.

Ecco le 5 mosse per comprendere la sofferenza;

  1. Non sottovalutare la sofferenza emotiva, perchè è pari a quella fisica;
  2. Attribuiscile un nome: se è rabbia o tristezza  piuttosto che disgusto sappi ri-conoscere dando un’identità e la possibilità di espressione;
  3. Sii consapevole del fatto che fino a che non soffrirai non potrai godere della felicità;
  4. Sii umile. Sopporta l’assenza di un qualcosa a cui tieni, perchè solo così ne godrai della presenza quando ci sarà;
  5. Persevera nelle situazioni difficili: alla mancanza di respiro segue spesso una sana boccata di ossigeno;

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.