Chiamami BES…

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…sarò il tuo (the) Best”! Per chi bazzica nel mondo della scuola questo acronimo è dal 2012 familiare, familiarissimo.

Sta per “Bisogni Educativi Speciali” sigla attribuita a chi mostra, diciamo così, disagio, svantaggio scolastico.

Ma dico io!  Chi non ha bisogni, chi non necessita di educazione, chi non si sente speciale? Personalmente, sento di esserci dentro fino al collo. Anzi! Ho deciso di dare un’accezione positiva  a questa “trilogia”  da quel giorno in cui scrissi una frase così bella che una donna a me vicina da molti anni la definì essere “speciale”.

Per dire che in questa categoria ci siamo dentro tutti. Invito quindi insegnanti, dirigenti scolastici, allievi, genitori, nonni, zii, collaboratori scolastici, psico, peda, e neuro a vedere nel Bes una parte di noi che ci corrisponde. Non solo! Colgo l’occasione per dire che se sentirò parlare di Bes da subito lo penserò il “The Best”.

Barbara Gaiardoni

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.