“Cara maestra…”: i genitori scrivono!

Image and video hosting by TinyPic

 

Scrivere è un atto di precisione, di responsabilità, di creatività senza limiti: apre nuove possibilità e nuovi scenari.

Scrivere e leggere in gruppo è un’altra esperienza ancora: l’officina di scrittura pedagogica punta anche a questo! Ci si sente parte di una piccola comunità che, in quel preciso istante, ha un obiettivo altrettanto preciso. Quello dei genitori della scuola primaria statale “Maggi”  (Porto S. Pancrazio-Vr) era di scrivere ad una delle maestre dei loro figli affinchè venisse concordata, decisa e organizzata la gita di classe.

Molti sono stati i punti di vista, differenti le emozioni e i contenuti affrontati. C’è chi scrive di non essere interessato al dove ma al come: “Non è importante il posto[…] Ma con te i ragazzi vivrebbero un momento spensierato, con regole ma senza autoritarismi.”

C’è chi invece consiglia la destinazione: “Mi piacerebbe che potessero venire in contatto con animali e fare esperienze su liane, da un albero all’altro!”

C’è chi invece punta sull’unicità dell’esperienza e sull’importanza della presenza di quella maestra che li ha accompagnati nell’arco dei cinque anni: “Ma soprattutto avessero l’opportunità di viverla insieme a lei, l’unica maestra che li ha seguiti dalla prima elementare”.

E poi c’è chi chiede sia un giorno di “gioia”, in cui le maestre possano mostrare ai figli con una “bacchetta magica, quali e quante siano le cose belle di questo mondo”.

Tutte le scritture si sono poi condensate in due lettere: una dedicata alla maestra delle classi seconde e un’altra rivolta ad una delle classi quarte.

E’ così che i genitori si sono espressi: lo hanno fatto con un gesto concreto, un’azione che ha dato forma ad un desiderio personale che poi è diventato comune, in nome di un affetto sconfinato, quello provato per il  figlio.

Barbara Gaiardoni




 

 

Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.