Promuovi te stesso in 5 mosse

Image and video hosting by TinyPic Essere riconosciuti è una soddisfazione, una vittoria che ci dobbiamo, ci meritiamo. I riconoscimenti sono di differente genere. Tralasciando quelli formali dipendenti dalle cerimonie, premiazioni etc. etc, mi soffermerei su quelli inerenti la vita di tutti giorni,  quelli legati alle persone vicine ai nostri bisogni:  la vita affettiva, la professione, le amicizie, le conoscenze, quelle sfere che ci toccano da vicino,  strettamente dipendenti dalle relazioni. Prima di attribuire agli altri ciò che è responsabilità nostra, è cosa buona porsi delle domande e/o riflessioni. Le 5 “mosse” non sono nè le uniche nè la soluzione ad interrogazioni che necessitano molto di più di una o più mosse:

  1. Decidi che cosa vuoi essere (N.B: non l’apparire!); in base a quella scelta il fare, indispensabile e necessario alla conquista del ruolo, verrà di conseguenza;
  2. Individua la caratteristica per la quale ritieni di essere unico: nel caso della professione, per esempio, il cliente ti sceglierà per quella peculiarità;
  3. Ciascuno ha dei bisogni da soddisfare: le tue caratteristiche personali corrispondono alle esigenze delle persone alle quali tieni, con le quali hai un progetto, un sogno?
  4. La tua presenza porta dei benefici alla relazione? Anche nell’amicizia quella più “pura”, ci deve essere un vantaggio comune e condiviso:  alcuni lo trovano nel gioco degli scacchi per esempio, altri nel fare viaggi assieme oppure nel “fare serata”…chi ne ha più ne metta;
  5. Impara a comunicare ciò che vuoi che si sappia…fallo con forza e convinzione con tutti i mezzi che hai a disposizione!

Queste riflessioni vogliono essere un modo per fermarsi un attimo e insinuare quel “ragionevole dubbio”, affinchè non si dia niente e nessuno per scontati.

Barbara Gaiardoni




Pubblicato da barbaragaiardoni

Barbara Gaiardoni nasce a Verona il 15 febbraio 1967. Lavora dall’età di 18 anni: inizia come istruttrice di nuoto. Nel contempo, consegue il diploma al Conservatorio di Musicale statale di Vicenza e, dopo aver collaborato come violinista di fila con orchestre giovanili e sinfoniche, termina la sua carriera musicale all’età di 30 anni, per entrare a pieno titolo nell’impresa di famiglia. Nel 2000 riprende gli studi scolastici e formativi, interrotti in età adolescenziale da una bocciatura in II liceo: si concludono con un diploma di Dirigente di comunità e due lauree presso l’Università degli Studi di Verona; una triennale in Scienze dell’educazione e della Formazione e l’altra specialistica in Scienze pedagogiche. Nel 2004 lavora come educatrice professionale nell’ambito psichiatrico e delle patologie dell’invecchiamento; quest’ultimo la vede anche nel ruolo di pedagogista e counselor per le famiglie dei soggetti affetti da demenza di tipo Alzheimer. Successivamente si perfeziona con un tirocinio professionale nell’ambito socio-educativo: esperienza che sfocerà nella progettazione pedagogica. La scrittura in tutte le sue sfaccettature e forme resta il suo strumento prediletto per l’efficacia sia in ambito professionale sia in quello dell’auto formazione. Ha pubblicato 3 libri e un racconto breve. Ha collaborato con riviste di settore e con magazine culturali online. La scrittura diaristica si concretizza nella stesura di 15 diari di bordo utilizzati negli ambiti professionali suddetti. Il suo mantra? Non esistono ostacoli, ma sfide.